martedì 9 agosto 2011

Albione in fiamme


Quando si ammassano milioni di Immigrati Afro-Asiatici in una citta' come Londra , tanti da soverchiare a macchia di leopardo il numero di nativi Britannici di razza caucasica , occorrerebbe essere certi che possano godere del massimo livello di benessere concepibile e questo , per evitare che progressivamente , una intera citta', venga ridotta in un mucchio di macerie fumanti.
Alle 22.00 di questa notte un quarto delle forze di Polizia disponibili nella citta' di Londra e suburbs sono schierati per contenere il movimento riottoso di migliaia di giovani intenzionati ad affrontare con energia la terza notte di indiscriminata distruzione. Si tratta di giovani , giovanissimi ma anche di donne e uomini maturi che hanno pochissimo da perdere in una realta' dove in uno stato di endemica disoccupazione e un costante aumento del costo della vita , le condizioni di vita si trasformano in un lungo incubo metropolitano. Cosa accadra' alle citta' con una piu' forte e storica presenza immigrata e con un malessere maggiore ? Cosa potrebbe accadere a Manchester , a Liverpool a Birmingham?
Per il momento le autorita' Inglesi hanno deciso per una controguerriglia di posizione , cioe' per un immobilismo assoluto che riduca addirittura l'intervento dei pompieri e delle ambulanze al minimo assoluto. Questo per evitare che qualcuno muoia e che a tale morte corrisponda un aumento esponenziale della guerriglia urbana. Che nessuno creda che il governo Britannico non sappia come stroncare la rivolta in poche ore ma perche' questo accada e' necessario applicare un livello proporzionale della forza con un possibile intervento delle Forze Armate e quindi un drastico deterioramento dei rapporti con le centinaia di migliaia di immigrati pronti a scatenare una sommossa saccheggiante su scala Nazionale e non solo Metropolitana. Gli eventi dimostrano e man mano che il materiale filmato nella Nazione piu' videosorvegliata del Globo che la presenza di bianchi partecipanti non e' isolata e tale dato, cambia e non di poco una possibile analisi a caldo.
La distruzione avanza dai quartieri piu' periferici , ghettizzanti e iconici quali Clapham e Peckam verso White Chapel e quindi verso la City , cioe' il cuore della capitale e al saccheggio sistematico (Di questo si tratta) si uniscono pare sempre piu' bianchi e Asiatici. Perche' solo in una societa' moderatamente giusta si puo' sviluppare in permanenza il senso civile della disciplina al cospetto di un grande magazzino dalle vetrate infrante e dal libero accesso che per una volta offre un senso totale al termine" Self Service".
Cosi' una metropoli Europea si trasforma in un enorme albero della Cuccagna. I desideri repressi di migliaia di teen-agers e di disoccupati adulti si scatena nella migliore tradizione della societa' del consumo indiscriminato. Schermi al plasma , cellulari , lap top , alchool e' tutto a portata di mano il sogno Globale.
Alle 23,00 la BBC scopre che un sondaggio rivela che 9 Inglesi su 10 hanno votato dalle loro poltrone per l'intervento militare e questo potrebbe portare entro breve ad un confronto piu' radicale , piu' ampio , piu' letale. Noi, pensiamo alle previsioni e alle premonizioni , alla crisi che aumenta e non si modera , quella che ad una famiglia da 5 viene concesso un salario di 1'200 per un costo della vita di 2.500. Allora le prospettive del disordine , della rivolta del desiderio e della disperata necessita' si trasformano in un possibile incendio che divorera' la societa' che conosciamo e che noi stessi vogliamo incenerire. 
CM   Linea Ovest  Nucleo W.Darre , militante Confederatio  



domenica 7 agosto 2011

Il declassamento USA

Si legga tra le righe del declassamento USA. E' chiaro innanzi tutto che esiste una guerra interna tra Democratici e Repubblicani, dove questi ultimi accusano i primi di averli portati al declassamento per la prima volta nella loro storia.
Il che ci riguarda poco, perchè anche l'Italia è stata più volte declassata e non è successo niente, se non una escalation che mirava a consolidare un sistema marcio giustificando gabelle sempre più onerose a carico del popolo. Gli Stati Uniti hanno adottato la medesima strategia, sminuendo il problema asserendo trattarsi di un errore di Standard & Poor's circa 2 miliardi di dollari che non dovevano essere considerati, e insinuando il dubbio sull'attendibilità delle agenzie di rating.
Quello che ci interessa, però, è altro, ed è scritto tra le righe.
Come reagiranno gli americani, quando si renderanno conto che quel monolite, patria e dispensatrice della democrazia più evoluta del mondo, in realtà sta crollando, e che il peso di quel crollo sarà tutto a carico loro ?
La Cina, proprietaria di 3.000 dei 14.000 miliardi di dollari di cui gli USA sono debitori ha cominciato a battere cassa, e difficilmente si farà impressionare dalle ingerenze planetarie che il sistema sionista ha imposto con le sue lobbies, investendo in invasioni le cui risorse avrebbero presumibilmente salvato una economia traballante già da 30 anni, e che si sono rivelate invece un fallimento totale.
A nulla è valso fare leva sul patriottismo. Ora gli americani dovranno chiedersi come sia stato possibile che l'invasione dell'Iraq non abbia portato i benefici previsti, l'Afghanistan è una trappola senza via d'uscita, la Libia li sta logorando ai fianchi, e prima di loro Viet Nam, Cuba e Venezuela, per citare i più emblematici, hanno dimostrato di poter resistere e fare a meno delle lusinghe da colonia irrimediabilmente corrotta. Dovranno pur chiedersi a cosa è valso essere la nazione più potente del pianeta, quando saranno costretti ad un carico fiscale oltremodo oneroso, e il tutto per dimostrare al mondo una potenza che di fatto non esiste. Saranno ancora tutti concordi e favorevoli ad invasioni, tanto costose al contribuente, e solo perchè l'elettorato, dirottato dalle lobbies sioniste, ha deciso che qualunque fosse il presidente eletto avrebbe dovuto per prima cosa bonificare lo scacchiere arabo da minacce di chi ha largamente inteso quanto Israele sia coinvolto nelle decisioni strategiche degli ultimi 50 anni ?
Dubito che questo interessi il popolo americano, se viene intaccato nel benessere. E dubito che la Cina abbia voglia di concedere cambiali senza data.
Il declassamento degli Stati Uniti avrà irrimediabilmente conseguenze catastrofiche, e questo si rivela un fattore interessante anche per gli italiani. Perchè personaggi come Berlusconi con le sue querule vanterie da animatore turistico si è agganciato a un treno che si sperava portasse gli stessi millantati benefici, e non essendoci stati, ha di fatto trascinato l'Italia nello stesso baratro degli USA, in un effetto domino evidente ormai da 15 anni e che nell'immediato futuro si vedrà ancora di più. Presentarsi in Parlamento e asserire che il nostro è un paese solido basato su una sana economia è il massimo dello scollamento dalla realtà, e questo, a futura memoria, serva da lezione a quanti credono nel sistema partitocratico. Li stiamo aspettando tutti coi machete in mano quando dovranno assaltare i supermercati per procurarsi da vivere, gli stessi supermercati che, per dirottare il malessere su temi triti, ritriti e largamente smentiti, organizzano musei sulla Shoa.
Tutto questo in uno Stato Nazionalsocialista non sarebbe mai accaduto.

 Nello Minelli

mercoledì 3 agosto 2011