giovedì 22 settembre 2011

IL POPOLO D'ITALIA , MARTORANA E LE SCIOCCHEZZE

Leggere l’Intervento di Giuseppe  Martorana e dei suoi palfranieri sul Popolo D’Italia, riguardo alla sua espulsione da Confederatio non e’ stata una sorpresa ma la conferma di un diverso modo di interpretare il perseguimento di un obbiettivo  ma sopratutto l’etica che dovrebbe appartenere ad ogni combattente.
Martorana non e’ un uomo privo di valore ma incapace di comprendere una inflessibilita’ che sopratutto di questi tempi e’ vitale perche’ quello che di noi rimane , sopravviva e si sviluppi in un territorio veramente  ostile .
Abbiamo trovato sindacabile la rivelazione di dettagli e situazioni che avrebbero per ragioni etiche dovuto rimanere nella sfera del rapporti privilegiati che Martorana ha avuto con Confederatio . Era forse sperare troppo e ci dispiace, che Giuseppe non violasse una regola che si tramanda  da generazioni nella nostra stirpe: NON TRADIRE I CAMERATI. E utilizzando le pagine connesse ad un foglio cosi’ importante.
Non e’ nostra la responsabilita’ se in futuro qualsiasi forma associativa alla quale Giuseppe si avvicinera’ , credera’ applicare una certa prudenza.
D’altronde noi siamo stati ripagati male per la nostra fiducia. Quando Giuseppe Martorana e dopo il suo ingresso in Confederatio , fu indicato collettivamente come un informatore delle strutture repressive dello Stato., noi abbiamo voluto proteggerlo ad oltranza , essergli fedeli , chiudere un capitolo e offrirgli lealta’ per il prossimo. Ricordiamo l’attacco feroce di Militia Roma nei suoi confronti , i sussurri e le grida ache ci arrivavano a decine da tutte le parti d’Italia. Ignorammo e non lo rimpiangiamo . perche’ esiste uno stile , una estetica nei rapporti e la nostra trasparenza , crediamo , debba corrispondere a quella di chi abbiamo scelto come fratello di lotta  e poi tra noi, non esiste quella paura che attanaglia il conservatorismo , il destrismo da Domenica a Predappio
Cosa avrebbe mai potuto rivelare d’altronde in una stazione dei Carabinieri Giuseppe Martorana? Che CONFEDERATIO lottava per una difficilissima espansione che non avrebbe portato denaro e Gloria? Che Confederatio non e’ mai scesa al minimo compromesso ? Che Confederatio assorbiva e tentava di assorbire progetti important per la Comunita’ e svilupparli faticosamente senza mezzi e Santi in paradiso?
Insomma , il danno sarebbe stata poca cosa e lo sarebbe anche oggi che ci attendiamo veramente di tutto.
Giuseppe ci ha  accusato nel suo sbandamento emotivo di Nazismo e se quello e’ il termine che viene attribuito dagli invasori Nord Americani e dalle sette sioniste alla visione Nazionalsocialista , ebbene siamo colpevoli  e rivendichiamo una condizione che non appartiene a tutta la Confederazione ma ad alcuni militanti di Confederatio , mentre  altri, credono in modo ancillare e con maggiore forza al Fascismo della prima ora , o al Nazionalismo Europeo , o al Tradizionalismo Spirituale e a molto altro.
Una Confederazione e’ questo in fondo , raccoglie anime diverse concentrate su un identico obbiettivo che e’ nel caso specifico , quello della Creazione di uno Stato Sociale Repubblicano e di una Sovranita’ Nazionale e Continentale oltre che ad un mondo diverso e migliore dove vivere. Anche Giuseppe Martorana e’ stato accettato con la sua visione Conservatrice ,  , anticontemporanea ,  , partitica , polemica , priva di empatia.
Aveva diritto di cooperare perche’ Confederatio si sviluppasse anche senza il famoso comando verticale , anche senza denaro che non sia quello faticosamente esborsato dai suoi militanti , anche senza ambizioni poltronesche, senza Federali , senza Segretari Particolari , senza sezioni asfittiche in naftalina.
Aveva quel diritto ma aveva anche frainteso. Credeva che Confederatio fosse una sorta di  consesso anarchico solo perche’ mancava di un quadro Comando. Credeva che noi veramente si credesse ad una ridicola formula Democratica di gestione invece di una cieca autodisciplina coordinata.
Un equivoco marchiano insomma e forse patetico.
Giuseppe Martorana non ha mai capito lo strumento perche’ non ha mai voluto capirlo nella sua incapacita’ di impossessarsi del tempo nuovo e del suo spietato chiederci metodi nuovi.
La pubblicazione di una nota , di un regolamento , di una strategia comunitaria , per quanto diffusa , sfuggiva alla sua attenzione , al suo operare in modo asistematico disconnesso.
Confederatio ha regole scritte, programmi , obbiettivi e una rotazione di coordinazione antistatica ma tutto questo, era troppo per Martorana , uomo di sezione , di federazione di partito.
E’ vero e non lo neghiamo , siamo spietati nella preservazione di uno strumento che ha richiesto migliaia di ore lavoro  tra gli altri e bassi della creazione di un nuovo modo di intervenire su la realta’ circostante e nella catastrofe che ci circonda. E’ vero , crediamo in una aristocrazia Nazionalrivoluzionaria del pensiero e dalla AZIONE e per ottenerla non faremo prigionieri nell’ambito della modestissima forza che possediamo.
Abbiamo eliminato in una notte elementi di disgregazione e di polemica permanente perche’ Confederatio e’ piu’ importante delle sigle e degli Individui che la compongono e indipendentemente dal ruolo che essi svolgono al suo interno. Si e’ votato e si e’ eseguita la sentenza perche’ noi riteniamo il presente gia’ uno stato di Guerra ideale e in Guerra, come sappiamo per esperienza spesso personale e diretta ,  l’essenziale e’ sopravvivere e possibilmente vincere con onore  e che per lanciare il cuore oltre l’ostacolo occorre viaggiare senza pesi superflui , senza spine nel fianco.
Nonostante l’attacco spregevole ai suoi vecchi camerati , Martorana merita l’augurio di una militanza costruttiva e serena dove forse applichera’ esattamente i sistemi che lui ci contesta.
Per quanto riguarda LINEA OVEST, rigraziamo chiunque ci accusi di Nazionalsocialismo perche’ crediamo sempre che sia preferibile essere tra i traditi piuttosto che tra i traditori e noi , ci riteniamo eredi di un tradimento subito. La nostra Fedelta’ a Confederatio e’ fanatica. Martorana conta i presidi noi siamo pronti a difenderne anche uno solo , l’ultimo, ed e’ questa l’ARISTOCRAZIA, ed e’ questo l’ONORE .
Per La Vittoria!
Linea Ovest

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