mercoledì 25 aprile 2012


A Charlottenburg, Hannelore von Cnuba, di 17 anni, è violentata da un gruppo di soldati ubriachi che poi le sparan tre colpi di rivoltella. Nei rifugi si violentan le donne, e poi si spacca loro la testa contro le pareti. A Kreuzberg, soldati sovietici violentano una vecchia di ottant’anni dopo averle riempito la bocca di burro per soffocare le grida. Nella casa di Maternità di Dahlem, le suore e le puerpere sono continuamente violentate da branchi sempre nuovi di soldati. Molte donne si buttan dalla finestra. Molte si impiccano. I reverendi Josep Michake e Alfons Matzer, padri gesuiti di Treptow, comprendono fino a che punto siano arrivati i Russi quando ripescan nell’Havel una madre che si è affogata tenendo i due figli e due borse di mattoni sotto le braccia. Anche le ragazze russe che i Tedeschi han portato a Berlino come lavoratrici, e che a giudizio dei loro connazionali si sono troppo “civilizzate”, non sfuggono alle violenze. A Dahlem, la madre superiora è uccisa mentre tenta di difendere la cuoca ucraina del convento.

Nessun commento:

Posta un commento